Vicenza, 07/11/2020
Stefano D'Orazio durante uno degli ultimi concerti dei Pooh nel 2016
Il 6 novembre è un giorno triste per la musica italiana: ieri sera è mancato Stefano D'Orazio, storico batterista dei Pooh, che come ho scritto anche nel mio profilo su questo blog, sono il mio complesso preferito.
Era entrato nei Pooh l'8 settembre 1971 sostituendo un altro mito del gruppo, quel Valerio Negrini che da allora in poi si è dedicato a scrivere vere e proprie poesie diventate canzoni intramontabili.
Stefano era un grande, bravissimo batterista ma bravo anche come paroliere e interprete. Di lui ricordiamo le interpretazioni da solista di canzoni come "50 primavere", "La ragazza con gli occhi di sole", "Giulia si sposa", solo per citarne alcune. E' stato anche autore di altre bellissime canzoni del gruppo, come per esempio "Se c'è un posto nel tuo cuore", "La donna del mio amico", "Pronto buongiorno è la sveglia", "Rubiamo un'isola", "Eleonora mia madre", e infine "Rinascerò, rinascerai", brano dedicato alla città di Bergamo scritto insieme al bergamasco doc Roby Facchinetti durante il periodo Covid-19.
Aveva 72 anni, essendo nato il 12 settembre 1948.
Addio Stefano, ci mancherai.
Grazie per l'attenzione.
Silvio Mattessi
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